Thinking shattered Nicola > 新しい翼をもった僕!: October 2007

shattered Nicola > 新しい翼をもった僕!

イタリア人 > 男性> 三十歳 > 日本語の学生 > 空港のセキュリティーの仕事 > 飛行機の操縦士 > 空想家 > 日本映画の大ファン > その他 Italiano >Maschio >Bianco >30 anni >studente di giapponese >addetto alla sicurezza aeroportuale >pilota di aerei >sognatore >appassionato di cinema giapponese >continuerei ma non c'è spazio >sono alla continua ricerca di qualcosa che non trovo<

Wednesday, October 31, 2007

Bomber

Questo è il momento più difficile della tua vita, ma sono sicuro che ne uscirai presto. Siamo tutti con te bomber, svegliati presto!
Il tuo amico Nicola

Monday, October 29, 2007

Mio fratello fotografo...

Questo post è dedicato a Davide, mio fratello, che ha coltivato con passione una passione, la fotografia, e sta raggiungendo risultati fantastici: diciamolo, tutti nella vita passiamo per due momenti: la fotografia e la chitarra, alla fine ci arrendiamo sempre. Io e Davide, che siamo gemelli, abbiamo passato questi due momenti separatamente, dividendoceli a metà: io ho imparato a suonare la chitarra, ma la mia chitarra è impolverata ora; lui ha imparato a fare foto con anni di esperimenti, passando dall'analogico al digitale, fino ad avere un'attrezzatura professionale, poi è ripassato all'analogico, però arcaico comprando una macchina antidiluviana di quelle che però ci conquisti le ragazze. Insomma tanta strada per arrivare a fare un libro, di foto sfuocate! Voi direte ma che pippa, fa le foto sfuocate...invece no! Dovete sapere che sfuocato è bello! Sfuocato piace, sfuocato è difficile! Un libro di foto che lasciano a bocca aperta.


Complimenti! Deiv Quando arrivano i "dindini"?? Andate a vedere tutte le foto di Davide qui!

Tuesday, October 16, 2007

Pane, amore e sanità...

Non ho aperto un blog per fare politica e mi sforzo sempre di non scrivere gli improperi che scriverei ogni volta che mi viene in mente la parola politica, ma quando ho visto questo cartellone ho pensato: questo è troppo. Il ministero della Sanità anzi (ops) Salute compie trent'anni, e per festeggiare la gioiosa ricorrenza hanno commissionato ad Oliviero Toscani una campagnia pubblicitaria, cioè il cartellone fotografato qui sopra. Dunque, cominciamo con lo slogan "PANE, AMORE E SANITA" (ops perchè non salute??): è un modo di dire per parlare di qualcosa di bello, familiare e in qualche modo paffutamente casereccio, ma Oliviero non si rende conto che parliamo della sanità che fa venire il vomito al solo nominarla a qualsiasi Italiano. Chiunque vorrebbe chiaramente fare a meno degli ospedali, se poi parliamo degli ospedali Italiani viene la pelle d'oca. Vogliamo parlare della modella che sorride a cinquanta denti? Indossa una divisa non conforme quella delle infermiere in servizio, forse quella delle donne che tutti i giorni lavorano in ospedale non è abbastanza bella e presentabile per uno spot? Questa "modella" con tutto il rispetto sembra indossi una divisa da film porno di serie B. E poi il suo trucco, quelle due palle negli zigomi che la fanno sembrare un pagliaccio in una smorfia forzata di terribile beffardia. Vedo in quel sorriso forzato e quasi beffardamente malefico la soddifazione di tutti coloro che ogni giorno rubano milioni di euro dalle casse della sanità con consulenze, appalti, tangenti, favoritsmi e parentelarismo. Vedo il sorriso dei medici che si arricchiscono come nababbi sfruttando le ore passate in servizio pubblico (strapagato) procurandosi clienti (ops pazienti) impossibilitati a ricevere le adeguate cure a causa della loro inedia e incapacità. Vedo il sorriso del personale che tratta il pazienti come MERDA alla faccia di pane-amore-sanità. In questo manifesto vedo solo bugie, odio, malvagità.

Wednesday, October 03, 2007

사마리아 (Samaria - Samaritan Girl)

Ultimamente sto guardando troppo pochi film giapponesi, dovrei spronare il cine-club a vedere i film che ancora ci mancano come Rough, Bullet Ballet di Tsukamoto, Yume No Ginga, Eureka, il trittico di mediometraggi di Shunji Iwai: April Story, Picnic e Undo e via dicendo. Weltall però continua a corrompermi proponendomi film incredibili come quelli di Johnnie To, e delle perle Coreane come Samaria, titolo occidentale The Samaritan Girl, di Kim Ki-Duk. Dopo diverse visioni di film Coreani posso dire una cosa con certezza: ho trovato in tutti un'atmosfera difficile da decifrare, una sensazione di gradevole disagio nel veder scorrere queste storie: sarà per il suono meccanicamente poco scorrevole della cantilenante lingua Coreana, sarà per intrecci particolari di avvenimenti, sarà per lo spiccato pragmatismo visivo e visionario che i registi Giapponesi sono ben lungi dal mostrare. Anche la poesia, il sogno, il romantisicmo, nel cinema Coreano che ho in testa, hanno una materialità disarmante come quella di una pentola che ti colpisce in piena faccia. Per quanto mi riguarda questo è un affascinante pregio che mi rende ansioso e insieme trepidante prima di una nuova visione.

Yae-Yeong e Yeo-Jin sono due ragazze come tante a Seoul. Un giorno per gioco Yeo-Jin decide di darsi ad un uomo in cambio di denaro. Comincia un inconsapevole e divertente gioco per le due ragazze per procurarsi denaro al fine riuscire a fare un bellissimo viaggio in Europa. Yae-Yeong, la più matura delle due tiene i contatti e fa le telefonate, Yeo-Jin invece fa il lavoro sporco. Yae-Yeong comincia ad accorgersi di quanto malsana sia quest'abitudine, la sua amicizia con Yeo-Jin è talmente profonda da farle provare gelosia nei confronti degli uomini che incontra. Alla fine di ogni incontro lava l'amica come fosse sua figlia, come fosse sporca di uno sporco cattivo. Un giorno, mentre Yae-Yeong fa da palo, nel motel degli incontri arriva una retata della polizia. Yeo-Jin per sfuggire alla cattura si getta dalla finestra. La caduta avrà conseguenze mortali per la ragazza. Sconvolta dalla perdita dell'amica, Yae-Yeong decide di restituire i soldi ai clienti di Yeo-Jin incontrandoli allo stesso modo. Suo padre Yeong-Ki viene a saperlo...

Il film si compone di tre spezzoni: Vasumitra Samaria e Sonata: Vasumitra, dal nome di una prostituta indiana è la storia dal punto di vista della sorridente e ingenua Yeo-Jin. Samaria è la storia di Yae-Yeong e del suo tentativo di redenzione. Sonata è la storia della vendetta di Yeong Ki, il padre. L'ingenuita fanciullesca causa danni che la razionalità adulta riesce solo ad aggravare, è questo che succede. Un film bellissimo e molto poetico, maledettamente vero e materiale come tutti i film Coreani che ho visto fin'ora. Non so se la vendetta e la violenza potessero accoppiarsi gradevolmente con il tema della prostituzione minorile, forse il film perde tono, anzi ne assume un altro non meno bello ma diverso nell'ultima parte, per finire in maniera fantastica lasciando uno sgradevole amaro in bocca. Amaro perchè la realtà fa schifo, la vita non è un film ,e se lo è, è un film Coreano.

E ora un doveroso break off-topic sulla situazione Giapponese:
La prostutuzione minorile, un tema che in Giappone non è mai stato cinematograficamente trattato se non marginalmente. Ricordo リリイ・シュシュのすべて(Riri Shou-Shou No Subete - All About Lily Chou Chou) di Shunji Iwai che accoppia tragicamente 援助交際(Enjo kōsai - un ridicolo eufemismo per nominare la prostituzione minorile in Giappone) e いじめ(Ijime - la corrispondenza del bullismo in Giappone). Non conosco la situazione in Corea, ma in Giappone siamo a livelli allarmanti ormai e sarebbe salutare ed opportuno produrre un lavoro cinematografico da distribuire in tutto il mondo che porti alla luce questa realtà così normale in Giappone ma così degradante. Sarebbe opportuno che il governo Giapponese emettesse delle leggi per tagliare le gambe ai テレクラ(Telekura - Telephone clubs) e ai servizi di messaggeria telematica coi quali si organizzano gli appuntamenti. Sarebbe opportuno affrontare il problema superando l'odioso vizio tutto giapponese del 臭いものにはふたをする(Kusai mono ni wa futa wo suru - Mettere il coperchio su una cosa maleodorante), cioè quello che fanno i presidi delle scuole, i politici quando non usufruiscono loro stessi delle ragazzine, i professori per mantenere alto l'onore della propria classe e gli stessi genitori per non coprire d'onta la famiglia. La cultura e la società Giapponese sono talmente chiuse che è come sbattere in un muro di gomma, un muro che potrebbe essere rotto in maniera mediatica. Il Giappone dei ragazzi sta prendendo una deriva preoccupante e sarebbe ora di fare qualcosa. (scusate l'off-topic)