Thinking shattered Nicola > 新しい翼をもった僕!: May 2007

shattered Nicola > 新しい翼をもった僕!

イタリア人 > 男性> 三十歳 > 日本語の学生 > 空港のセキュリティーの仕事 > 飛行機の操縦士 > 空想家 > 日本映画の大ファン > その他 Italiano >Maschio >Bianco >30 anni >studente di giapponese >addetto alla sicurezza aeroportuale >pilota di aerei >sognatore >appassionato di cinema giapponese >continuerei ma non c'è spazio >sono alla continua ricerca di qualcosa che non trovo<

Thursday, May 31, 2007

Vespa amore mio

La mia prima vespa mi fu comprata da mio padre, di seconda mano, nel 1996 se non mi sbaglio, è una Vespa 50 HP 4 marce, colore nero metallizzato, anno di costruzione 1989 se non ricordo male. All'inizio la portava mio fratello (perchè io ero in gita scolastica quando ci era stata consegnata), poi ho imparato a fatica a spuntare in salita, nei ripidi declivi delle strade dietro casa mia, in viale Merello, a Cagliari. Ricordo le mie prime sortite, penso di aver rischiato veramente grosso, anche perchè la vespa ha una particolarità: il freno a pedale, quindi modulare correttamente la frenata, sopratutto se si arrivava da una pluriennale esperienza di bicicletta, era un'impresa. Dopo un pò ero bravo, la Vespa è severa all'inizio, ma si lascia domare facilmente, arrivò anche la vespa di mio fratello, nuova di fabbrica, sempre una 50 HP 4 marce, colore blu metallizzato. Nel 2003, dopo aver percorso non so quanti chilometri (perchè si era bloccato il contachilometri...) sentii la necessità di fare un passo avanti: dovevo andare spesso all'aeroporto, poi portare la ragazza, quindi ci voleva un mezzo targato e più potente. Trovai un'inserzione sul Baratto, un giornale di annunci gratuiti, di una vespa PX125E arcobaleno, anno di costruzione 1990, perfetta, color crema, la comprai a 650 euro. Con questa vespa ci ho fatto di tutto: le mitiche traversate della Sardegna del sud nei deserti del Sulcis, sfruttando la paurosa capacità di carico del doppio portapacchi; le gite al mare tipo Fantozzi con Weltall, Rosuenn, Deiv a Carloforte.

Poi oggi, ho comprato la mia terza Vespa, sempre di seconda mano: una PX150 catalizzata, color argento metallizzato, anno 2002, fiammante..

Col freno a disco, accensione elettrica, batteria (!!!), clackson senza la voce di Paperino, miscelatore automatico, luci serie, nuove sospensioni! che salto di qualità! Sono eccitatissimo!

Monday, May 21, 2007

Rambo ritorna


Ma è vero? Il vecchietto rispolvera per la seconda volta un mito degli anni 80!

Forza Yonghow!


I Giornali di Singapore hanno cominciato ad interessarsi al fenomeno Vong, ecco l'articolo!

Sunday, May 13, 2007

Il progetto Freedom





Cominciamo dal principio: L'anno scorso ho deciso di acquistare su eBay un cofanetto semi-lusso del film giapponese 世界の中心で、愛をさけぶ(Gridare Amore Dal Centro Del Mondo). Ho trovato un venditore che faceva comunque prezzi esorbitanti, ma che sembrava onesto. Il cofanetto è arrivato, perfetto e veloce. Ho ringraziato il venditore che mi aveva scritto una ricevuta in giapponese, pensando fosse giapponese e compiacendomi della sua giapponesità. E' iniziato uno scambio di email, nelle quali ho scoperto che in verità è un ragazzo di Singapore che si chiama Yonghow Vong, classe 1979. Già intraprendente venditore eBay con un negozio chiamato Anime Artobooks strapieno di roba interessante, aveva più di una connessione con il film di Isao Yukisada precedentemente citato: infatti frequentava la stessa scuola di cinema frequentata dal regista a Tokyo, la 東放学園映画専門学校(Toho Gakuen Film Tecniques Training College), situata a Shinjuku, fondata dalla TBS (Tokyo Broadcasting System) e guarda caso gestita dalla Toho nella quale scuderia figura la macchina da soldi Masami Nagasawa, protagonista del suddetto film. Yonghow ha imparato il Giapponese in una scuola a Tokyo, ha preso il diploma alla scuola di cinema girando un lungometraggio (potete leggere tutto nel suo sito e nel suo blog...), e ha trovato un impiego come artista CG in un progetto chiamato Freedom Project. Si tratta di una オリジナル・ビデオ・アニメーション(Orijinaru Bideo Animēshon - Original Video Animation), per gli amici OVA, cioè un prodotto che non passa per i cinema ma arriva direttamente con l'home video.
Vi sono due particolarità in tutto questo: c'è lo zampino di Katsuhiro Otomo, e il lavoro è stato commissionato dalla Nissin, nota ditta produttrice tra l'altro di tagliolini instantanei (che io ho mangiato a kyoto) per il trentacinquesimo anniversario della fondazione. L'animazione è piena di coppette Nissin Noodles, come nella foto finale qui sopra dove il protagonista la tiene in mano.
Ho fatto una piccola intervista a Yonghow e ve la propongo di seguito.

N: How did you decide to move to Tokyo?
Y: I have always loved japanese animation and films, so I applied for a scholarship to sudy in Japan. In 2004 I was awarded a film scholarship to study in Tokyo, Japan.
N: Was it difficult to enter to the Toho school?
Y: You need to have at least a level 2 JLPT grade in japanese, and have to take a written test as well as an interview. The teachers were helpful so I would say it's not that difficult.
N: What's your feeling with the Japanese language?
Y: I love it ! Personally Japanese is very pleasant to listen to, especially from native speakers who have great pronounciation. Its not an easy language to learn though, in my opinion.
N: You're a CG artist: How did you learn it?
Y: I majored in animation during my tertiary days in Singapore, so I picked up CG animation when I was in school.
N: Have you been to be examined to be choosen by Freedom Project?
Y: Yes I had an interview with the director, CG director as well as producer after I was shortlisted.
N: What is the exact Katsuhiro Otomo's credit in Freedom Project?
Y: Mr Otomo Katsuhiro is the character and mecha ( machines ) designer.
N: Is Freedom Project a movie format amimation? (I mean like a common movie or not?)
Y: Freedom is an OVA ( original video animation ) series, meaning it is released directly to dvd and not shown in the cinema.
N: What do you think about the noodles trademark sponsor? Is it good or bad for a movie creator to HAVE TO put a noodles cup inside his work?
Y: Not at all ! Nissin Cup Noodles is very popular in Japan so having it in the film is actually quite cool ! When people think of Cup Noodles, they think of Freedom too.
N: Do you think this heavy sponsor will lower the movie quality and its success?
Y: Nope, I do not think so. Just like the answer for question 8 above, people who eat Cup noodles associate it with Freedom, which adds to its popularity.
N: Is this such a Commercial operation? Or not?
Y: Freedom is made by Sunrise animation studios together with Nissin, so I guess yes, its a commercial project.
N: About your work on Freedom Project: is this a life job or just a project limited job?
Y: I am now attached on a contract basis until the completion of the entire Freedom series, so its not a permanent position.

Mi pongo dunque degli interrogativi: guardando i due siti Giapponese e occidentale del film, si nota subito una cosa: in quello occidentale QUALSIASI riferimento alla Nissin e ai suoi tagliolini istantanei è stato totalmente eliminato, segno che per il mercato occidentale questa cosa non va, mentre in quello giapponese sembra quasi che i DVD si debbano immergere in acqua calda prima di essere inseriti nel lettore. Che significato ha questo progetto dal punto di vista etico-artistico? Fino a che punto si può spingere il mecenatismo pubblicitario senza diventare buffonata? Al futuro l'ardua sentenza...

Thursday, May 10, 2007

Anteprima: 嫌われ松子の一生(Kiraware Matsuko No Isshou - Memories Of Matsuko)

Visto il suggerimento di Stefy, il successo ottenuto al 9° Far East Film Festival col terzo posto, il nome del suo regista e co-sceneggiatore che è Tetsuya Nakashima (regista del bellissimo Kamikaze Girls), le più che invitanti recensioni che ho trovato online, quella di Enrico Azzano di Cinemavvenire per esempio; e visto che il nostro amico "sonoro" di Asianworld ha prenotato la traduzione sullo stesso sito dei sottotitoli dal 18 febbraio ed è ancora all'un percento di percentuale completata, mi metto a tradurre io i dannati sottotitoli. Il film l'ho ordinato cinque giorni fa ed è già arrivato...sono circa 1400 linee dovrei riuscirci in poco tempo!

Wednesday, May 09, 2007

La grande rincorsa


Al giorno d'oggi la bellezza è diventata un'ossessione. Si spendono miliardi per creme, trattamenti, prodotti di bellezza, milioni di ragazze soffrono di disturbi psicologici riguardanti l'alimentazione quali l'anoressia. Il nostro concetto di bellezza è sempre al di là delle nostre aspettative, e basato sulle immagini con le quali veniamo bombardati ogni giorno dai media. La maggior parte di coloro che rincorrono un sogno irrealizzabile dovrebbero fermarsi, e coloro che sfruttano questa follia collettiva per ingenti profitti andrebbero se non puniti per lo meno regolamentati. Ogni ragazza ha il diritto di sentirsi bella per come è, non per come le dicono di dover essere.

Tuesday, May 08, 2007

The prestige

Sono rimasto veramente soddisfatto da questa visione, grazie al nostro mentore cinematografico Weltall che mi fa scoprire film dei quali non sospettavo neanche l'esistenza. Privo di qualsiasi conoscenza a riguardo sia del cast che della trama mi sono avvicinato alla visione solo con un indizio: parla di illusionisti. Siamo alla fine dell'ottocento a Londra. Una compagnia di illusionisti mette in scena trucchi e trucchetti, con la gioia del pubblico e ala noia degli illusionisti stessi. Robert Angier e Alfred Borden fanno la parte del pubblico occasionale e siedono nella platea, per salire sul palco quando chiamati per impersonare qualche spettatore imbranato che aiuti l'illusionista nello spettacolo. La moglie di Robert viene legata ai polsi e alle caviglie, e immersa in una vasca piena d'acqua e chiusa da un lucchetto dalla quale fuoriesce miracolosamente. La noia porta Alfred, l'altro, a provare un nuovo nodo che il loro capo, Cutter, ritiene non sicuro. Il giovane con il tacito permesso della donna prova il nuovo nodo, ma le cose non vanno per il verso giusto e la donna muore in scena. Il fatto scioglie la compagnia e l'ormai vedovo Robert e Alfred prendono strade diverse. Robert è accecato dalla rabbia e trama vendetta nei confronti di Alfred che mette su famiglia e porta avanti con discreto successo la sua carriera, che sembra esplodere quando porta in scena un trucco incredibilmente sofisticato e all'apparenza tecnicamente impossibile da mettere in pratica: Il Trasporto Umano. Tra terribili dispetti e schermaglie a distanza i due si affrontano in una piccola battaglia personale che porterà le loro vite pian piano a consumarsi investendo anche chi sta intorno a loro. Robert si consumerà cercando il segreto del Trasporto Umano e andrà oltre trovando qualcosa di terribile sulla sua strada, che va oltre l'illusione e la magia. Parte dalla fine questo film, svelandosi a poco a poco nella sua complessissima trama. Sono rimasto incollato alla sedia stravolto da incredibili colpi di scena e solo quando lo schermo è diventato nero e ho letto: directed by Christopher Nolan ho capito tutto. Di Nolan ho visto solo Memento, un bellissimo film che "va al contrario": parte dalla fine per svelare il suo principio, una formula incredibilmente complessa ed innovativa. Questo film non è da meno, e pur non essendo extraterrestre come Memento stupisce ad ogni passaggio, passando dall'anonimo filmetto in costume dei primi minuti ad una storia avvincente ed intrigante, degna del miglior scrittore. Tratta delle peggiori attitudini umane, la vendetta, l'odio, la gelosia, che distruggono chi le prova e chiunque gli stia attorno come malattie contagiose. Scarlett Johannson nel ruolo di un'assistente di scena è bravissima e radiosa, Hugh Jackman dimostra nei panni di Robert di poter fare altro oltre a Wolverine degli X-men; Di Michael Caine nel ruolo di Cutter non c'è nulla da dire oltre agli scontati complimenti, e si rivede con piacere Andy Serkis, l'interprete di Gollum nella trilogia dell'Anello di Peter Jackson. Il mio spirito osservativo dev'essere pessimo visto che non mi sono accorto che David Bowie interpretava lo scienziato Nikola Tesla (padre della corrente alternata, sconosciuto se non per l'unità di misura elettrica che prende il suo cognome eppure importantissimo inventore dell'ottocento). Consigliatissimo, intrigante, mai noioso, piace a che vuole il lieto fine, piace a chi vuole la fine tragica! (se volete sapere il perchè guardate il film!)